
E' importante sapere che se il datore
di lavoro dimentica una scadenza e versa i contributi in ritardo la legge
prevede che gli vengano applicate delle sanzioni pecuniarie da parte
dell'Inps, al tasso vigente alla data di pagamento o di calcolo (attualmente
pari al 6,50% in base annua) e per un massimo del 40% sull’importo dovuto nel
trimestre o sulla cifra residua da pagare.
Questo tasso
di interesse si applica a condizione che il datore di lavoro effettui
spontaneamente il versamento entro i 12 mesi dal termine stabilito
per il pagamento dei contributi, prima di contestazioni o richieste da parte di
Inps, Inail e Ispettorato del lavoro.
Se questo
termine non viene rispettato si ricade nel caso dell’evasione contributiva,
sanzionata con un’aliquota del 30% in base annua sull’importo evaso nel
trimestre.