Consiste nell’accoglimento
temporaneo in una famiglia, in cambio di servizi domestici, di giovani
stranieri, di età compresa tra i 17 ed i 30 anni, venuti in Italia allo scopo
di perfezionare le loro conoscenze linguistiche e/o professionali e di
arricchire la loro cultura generale con una migliore conoscenza del Paese di
soggiorno.
La persona
collocata alla pari riceve dalla famiglia ospitante vitto e alloggio in cambio
di prestazioni consistenti in una partecipazione ai normali lavori casalinghi
per un tempo che, in linea di massima, non deve superare le 5 ore giornaliere,
nonché una certa somma di denaro per le piccole spese.
Il
collocamento alla pari non può essere superiore ad un anno, anche se può essere
prolungato per un massimo di due anni.
Nel rispetto
delle predette disposizioni non sorge alcun rapporto di subordinazione tra la
persona collocata alla pari e la famiglia ospitante.
I diritti ed
i doveri delle persone collocate alla pari e quelli delle famiglie ospitanti
debbono formare oggetto di accordo preventivo scritto.