Se il datore
di lavoro decide di trasferirsi in un altro Comune, il lavoratore deve essere
preavvisato per iscritto almeno 15 giorni prima. La colf o la badante possono
accettare o declinare il trasferimento. Vediamo come deve comportarsi il datore
in queste due situazioni, in base a quanto prescritto dal contratto di lavoro
domestico (CCNL 1° luglio 2013).
Il
lavoratore accetta il trasferimento
Nel caso in
cui il lavoratore accetti il trasferimento, per
i primi 15 giorni di assegnazione presso la nuova sede di lavoro, il datore
dovrà corrispondergli una diaria pari al 20% della retribuzione globale di
fatto. Inoltre gli sarà corrisposto il rimborso delle spese di viaggio e
trasporto per sé e per i proprio effetti personali.
Il
lavoratore non accetta il trasferimento
Se il
lavoratore non accetta il trasferimento ha diritto all’indennità sostitutiva
del preavviso, ove non sia stato rispettato il termine di 15 giorni.
Per dubbi o maggiori informazioni scrivete a studio@studiolegaledl.it