venerdì 30 gennaio 2015

Colf e Badanti, cosa succede se il datore si trasferisce?

Se il datore di lavoro decide di trasferirsi in un altro Comune, il lavoratore deve essere preavvisato per iscritto almeno 15 giorni prima. La colf o la badante possono accettare o declinare il trasferimento. Vediamo come deve comportarsi il datore in queste due situazioni, in base a quanto prescritto dal contratto di lavoro domestico (CCNL 1° luglio 2013).

Il lavoratore accetta il trasferimento
Nel caso in cui il lavoratore accetti il trasferimento, per i primi 15 giorni di assegnazione presso la nuova sede di lavoro, il datore dovrà corrispondergli una diaria pari al 20% della retribuzione globale di fatto. Inoltre gli sarà corrisposto il rimborso delle spese di viaggio e trasporto per sé e per i proprio effetti personali.

Il lavoratore non accetta il trasferimento

Se il lavoratore non accetta il trasferimento ha diritto all’indennità sostitutiva del preavviso, ove non sia stato rispettato il termine di 15 giorni.

Per dubbi o maggiori informazioni scrivete a studio@studiolegaledl.it