Per il ponte di Ognissanti su
Roma si è scatenata la bufera digitale a causa della sospensione del servizio
di assistenza per anziani non autosufficienti e disabili nel XII Municipio.
A seguito delle polemiche su internet è arrivata comunicazione che le procedure per la
prosecuzione del servizio sarebbero state completate il 2 novembre.
“La tempesta digitale era
prevedibile – sottolinea Lorenzo Gasparrini, Segretario Generale di DOMINA, AssociazioneNazionale Famiglie Datori di lavoro domestico, -
l’assistenza domiciliare è un tema che coinvolge molte famiglie in Italia. Gli
over 65 costituiscono il 21,7% della popolazione italiana (Istat 2015) e circa
2 milioni e 500 mila presentano almeno una limitazione funzionale; i percettori di indennità di
accompagnamento, al netto delle persone ospiti presso presidi
socio-assistenziali, sono 1.858.440, di cui 1.318.440 con più di 65 anni (Istat 2014).
L'Italia
ha un’elevata percentuale di popolazione anziana e presenta un’aspettativa di
vita fra le più alte nel mondo; pertanto,
l’assistenza domiciliare è un servizio irrinunciabile che ad oggi non riesce a raggiungere tutti
coloro che ne hanno bisogno.
Secondo le stime del SIAD (Sistema informativosulle cure domiciliari), infatti, in Italia sono assistiti in Adi (Assistenza
Domiciliare Integrata) solo 50 over 65 su mille, mentre la media nei Paesi
dell’Ocse è di 70 anziani ogni mille; la media ottimale sarebbe di 100 anziani
ogni mille. Dove non arriva l’assistenza per non autosufficienti e
disabili – prosegue Lorenzo Gasparrini - intervengono le famiglie, che integrano il servizio o se ne
fanno completamente carico assumendo badanti per assistere malati, disabili e
anziani”.