lunedì 6 novembre 2017

Badante per assistenza notturna, occhio ai dettagli!

Assumere una badante per assistere un anziano o un malato nelle ore notturne si può ma ci sono dei dettagli di cui dovete tener conto perché il contratto collettivo nazionale sulla disciplina del lavoro domestico vi dà più possibilità.











Il datore di lavoro domestico, a seconda dell'intensità dell'impegno richiesto all'assistente familiare, può scegliere tra:

  • assistenza notturna;
  • presenza notturna.

Oggi approfondiamo insieme l'assistenza notturna ad anziani, malati o persone con disabilità.
L’assistenza notturna è una categoria specifica di lavoro domestico che prevede come mansioni “discontinue prestazioni notturne di cura alla persona”.

L’assistenza è prestata da personale non infermieristico e deve avere carattere di discontinuità: prevede infatti attesa, ma non sempre assistenza.

La badante, con questa modalità, vi garantisce la propria disponibilità allo svolgimento di prestazioni di assistenza in modo discontinuo o intermittente durante la fascia oraria notturna (dalle ore 20.00 alle ore 8.00) in favore di:

  • bambini;
  • anziani;
  • portatori di handicap; 
  • malati.

Voi datori di lavoro cosa dovete fare in questi casi? Occhio ai dettagli!

Il contratto prevede che forniate alla badante non convivente una sistemazione idonea per la notte, la somministrazione della cena e la prima colazione.
Per la badante convivente, invece, la somministrazione dei pasti non è obbligatoria, ma dovrete sempre garantire 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore.
Nella redazione del contratto di lavoro dovrete sempre indicare l’ora d’inizio e di fine dell’assistenza e il carattere di prestazione discontinua.