L'8
novembre è stata celebrata in Germania la decima
giornata dedicata alle donne delle pulizie. L'iniziativa, che prende il
nome di “Tag der Putzfrau”, è stata lanciata
nel 2004 dalla scrittrice di romanzi gialli Gesine Schulz. L'autrice racconta
nei suoi romanzi le vicende di Karo Rutkowsky, ex insegnante disoccupata, colf
per necessità e investigatrice nel tempo libero. Questo personaggio ha assunto
una risonanza tale da diventare vero e proprio simbolo di una professione spesso
poco considerata: la giornata dell'8 novembre è stata scelta perché rappresenta
il compleanno della protagonista dei libri. Sembra dunque che le colf tedesche
abbiano trovato la loro paladina contro il lavoro in nero, seppur nella
finzione narrativa.
In Germania, come in
Italia, sono ancora molti i lavoratori domestici che non hanno un regolare
contratto. Secondo la ricerca della Minijob-Zentrale,
presentata durante la “Tag
der Putzfrau”, sarebbero circa 4 milioni le famiglie tedesche ad aver
assunto irregolarmente un collaboratore familiare. La diffusione del lavoro
sommerso, purtroppo, non è una novità, già ne 2011 una lavoratrice domestica di origine
polacca aveva stroncato il popolo teutonico nella sua biografia "Sotto il letto
dei tedeschi", raccontando
irregolarità e umiliazioni subite dal fin suo arrivo in Germania.