Il contratto collettivo nazionale del lavoro domestico prevede diversi tipi di contratti per le prestazioni notturne di cura alla persona, a seconda dell’intensità dell’impegno richiesto all’assistente familiare.
In questo post approfondiremo l’“assistenza notturna”; una categoria specifica di lavoro domestico che prevede come mansioni “discontinue prestazioni notturne di cura alla persona”.
L’assistenza è prestata da personale non infermieristico e deve avere carattere di discontinuità: prevede infatti attesa, ma non sempre assistenza.
Il lavoratore garantisce al datore di lavoro la propria disponibilità allo svolgimento di prestazioni di
assistenza in modo discontinuo o intermittente durante la fascia oraria notturna (dalle ore 20.00 alle
ore 8.00) in favore di: bambini, anziani, portatori di handicap e ammalati.
Vi ricordiamo che il datore di lavoro è tenuto a fornire al lavoratore non convivente una sistemazione idonea per la notte, oltre alla somministrazione della cena e della prima colazione. Per i lavoratori conviventi dovranno essere sempre garantite 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore.
Attenzione - Nel contratto di lavoro dovranno essere indicate l’ora d’inizio e di fine dell’assistenza e il suo carattere di prestazione discontinua.