Cosa succede se il vostro
assistente familiare si sposa? A tutti i lavoratori domestici spetta, in caso
di matrimonio, un congedo retribuito di 15 giorni e un compenso sostitutivo del
vitto e dell'alloggio. Inoltre, secondo l'articolo 23 comma 4 del CCNL del
lavoro domestico, il lavoratore può scegliere di fruire del congedo
matrimoniale anche non in coincidenza con l'effettiva data del suo matrimonio.
Tuttavia, questo periodo di permesso ha una "scadenza"; deve, infatti, essere usato al massimo entro un anno dalla celebrazione del matrimonio. Il datore di lavoro dovrà corrispondere la retribuzione del congedo matrimoniale solo una volta che il collaboratore avrà presentato la documentazione che prova l'avvenuta celebrazione del matrimonio.
Tuttavia, questo periodo di permesso ha una "scadenza"; deve, infatti, essere usato al massimo entro un anno dalla celebrazione del matrimonio. Il datore di lavoro dovrà corrispondere la retribuzione del congedo matrimoniale solo una volta che il collaboratore avrà presentato la documentazione che prova l'avvenuta celebrazione del matrimonio.
Attenzione:
la mancata fruizione del congedo matrimoniale a causa della risoluzione del
rapporto di lavoro per iniziativa del lavoratore domestico, non comporterà
alcun diritto alla relativa indennità sostitutiva.