venerdì 13 febbraio 2015

Vertenza di lavoro stragiudiziale e giudiziale, cosa cambia?

Con "vertenza di lavoro” si fa riferimento all'iniziativa che il lavoratore domestico (colf, badanti, baby-sitter, etc.) intraprende per vedere riconosciuti i propri diritti, qualora il datore di lavoro non rispetti le norme contrattuali.

La distinzione tra “stragiudiziale” e “giudiziale” è utilizzata  per far riferimento alla fase in cui  si trova la vertenza.
La definizione “stragiudiziale” è usata quando la vertenza non è ancora stata portata in tribunale per essere decisa davanti ad un giudice. Ci si trova pertanto in uno stadio caratterizzato dalla discussione tra le parti che, assistite dai propri legali, sono ancora in piena trattativa per individuare una soluzione.
Viene invece utilizzata la definizione “giudiziale”, quando sulla vertenza pende una causa in tribunale. In questo caso non è più contemplato l’approccio di tipo negoziale.
Queste due fasi, “stragiudiziale” e “giudiziale”, solitamente sono successive tra loro: inizialmente si cerca un accordo comune tra le parti per risolvere il problema. Nel caso in cui l’approccio negoziale non porti ad una risoluzione ritenuta soddisfacente da entrambe le parti, la vertenza  verrà sottoposta ad un tribunale per il verdetto finale di un giudice.
Attenzione: la separazione tra queste due fasi non è sempre netta, capita infatti che la fase negoziale prosegua anche dopo il passaggio alla fase giudiziale.

Per avere maggiori informazioni sulle vertenze di lavoro domestico o per essere assistiti da un legale potete scrivere a studio@studiolegaledl.it