sabato 8 agosto 2015

Le vertenze nel lavoro domestico

La vertenza nel lavoro domestico è un’azione legale intrapresa da colf, badanti o baby-sitter nei confronti del datore di lavoro in caso di inadempienze del contratto collettivo nazionale (CCNL) di categoria.

Per promuovere una vertenza il lavoratore può agire per via sindacale o attraverso un avvocato. In mancanza di un regolare contratto di lavoro, cosa che purtroppo ancora oggi avviene spesso per questa categoria di lavoratori, il lavoratore è tenuto a dimostrare l'esistenza del rapporto di lavoro, anche attraverso dei testimoni.

Attenzione - Il tentativo di conciliazione per queste controversie, dopo la legge n. 183/2010, è diventato facoltativo.


Le anomalie più frequenti che possono portare alla promozione di una vertenza sono:
  • retribuzione non adeguata;
  • mancato o parziale godimento di ferie e permessi;
  • mancato o parziale riconoscimento dell'indennità spettante in caso di infortunio o malattia;
  • mancato o parziale riconoscimento delle ore di straordinario;
  • nel caso di licenziamento del lavoratore senza il rispetto dei termini di preavviso previsti per legge;
  • in caso di mancato o parziale pagamento dell'indennità di fine rapporto;
  • mancato pagamento della tredicesima.

Una volta avviata la vertenza, l'avvocato o il sindacalista prendono contatto con il datore di lavoro per verificare se sussistano le condizioni per arrivare ad un accordo. Se non si riesce a risolvere bonariamente la vertenza si procede fino ad arrivare al cospetto del giudice del lavoro che ha competenza in merito.

Per dubbi o maggiori informazioni scrivete a studio@studiolegaledl.it