A giugno, con Imu, Tasi e Tari unite alla dichiarazione dei redditi, si sono concentrate la maggior parte delle scadenze fiscali del 2016. Per alcuni contribuenti non è finita qui, a luglio è arrivato "il colpo di coda" con i contributi da lavoro domestico. A dare l'allarme è stata DOMINA, Associazione Nazionale Famiglie Datori di lavoro domestico, che da 20 anni tutela i datori di lavoro domestico e monitora malumori ed esigenze nascenti della categoria.
“Per
2.143.000 famiglie italiane, oltre alle tradizionali scadenze fiscali, si aggiungono ad
inizio luglio anche i contributi da lavoro domestico” – commenta Lorenzo
Gasparrini, Segretario Generale di DOMINA - “I
nostri associati, soprattutto i pensionati che non dispongono della
quattordicesima – prosegue Gasparrini - lamentano come il versamento di luglio
sia il più difficile da sostenere proprio perché arriva subito dopo una fitta serie
di scadenze fiscali onerose.” Molte famiglie, per far fronte a questa
situazione, durante il secondo trimestre 2016 hanno cercato di risparmiare
evitando di chiedere ai propri collaboratori familiari di effettuare degli
straordinari o di lavorare durante le festività.”.