lunedì 27 febbraio 2017

Assumere un lavoratore domestico minorenne

Volete assumere un lavoratore domestico minorenne? Si può ma con i dovuti accorgimenti.
Per prima cosa ricordate che l'età minima di ammissione al lavoro in Italia è di 16 anni. Perché proprio 16? Perché è a questa età che cessa l'obbligo scolastico. 
A livello burocratico, oltre ai normali documenti utili per l'assunzione, per poter assumere un lavoratore domestico minorenne sarà necessaria una dichiarazione rilasciata dai genitori o da chi esercita la potestà genitoriale e vidimata dal Sindaco del comune di residenza con cui si acconsente che il giovane viva presso la famiglia del datore di lavoro (art.4 Legge 2/04/1958, n. 339).
Se il vostro futuro lavoratore è ancora uno studente e frequenta corsi di studio al termine dei quali viene conseguito un titolo riconosciuto dallo Stato, o da enti pubblici, potrete assumerlo in regime di convivenza, con un orario di 25 ore settimanali e con l'obbligo di corresponsione dell'intera retribuzione in natura (vitto e alloggio). 

Si può licenziare il lavoratore minorenne?
Ovviamente si, però il licenziamento deve essere comunicato preventivamente a chi ha sottoscritto la dichiarazione di consenso.

Ricordate che l'assunzione deve risultare da atto scritto, redatto e sottoscritto dal datore di lavoro e dal lavoratore (colf, badante, baby-sitter), da cui risulti l'orario effettivo di lavoro concordato, nell'ambito di un orario contenuto tra le ore 6 e le 14, oppure tra le ore 14 e le 22.