In caso di gravidanza colf,
badanti e baby-sitter, come tutte le altre lavoratrici, hanno diritto alle garanzie a tutela della maternità.
Dall’inizio della gravidanza,
fino alla cessazione del congedo di maternità, la lavoratrice non può essere
licenziata.
Quanto dura il congedo?
Durante i 2 mesi precedenti la data presunta del parto e durante i
3 mesi dopo il parto, la legge da il diritto e l’obbligo alle lavoratrici di astenersi dal lavoro (congedo
retribuito), salvo anticipi o posticipi previsti per norma di legge (es.
gravidanza a rischio).
Chi paga?
Durante il congedo, l’indennità sostitutiva della retribuzione
è pagata dall’INPS. Questa indennità è pari all’80% della retribuzione
media globale giornaliera e deve essere richiesta all’INPS entro 6 mesi dal
parto.
Non scordate che le lavoratrici
hanno diritto alla tutela economica se: nei 24 mesi precedenti il periodo di
astensione obbligatoria risultano versati o dovuti 52 contributi settimanali (1
anno), anche se relativi a settori diversi da quello del lavoro domestico; o,
in alternativa, nei 12 mesi precedenti l'inizio dell'astensione obbligatoria
risultano versati o dovuti almeno 26 contributi settimanali, anche in settori
diversi da quello del lavoro domestico.
Durante tutta la gravidanza le lavoratrici hanno diritto a permessi retribuiti per effettuare visite mediche o esami
specialistici; inoltre, in caso di dimissioni
volontarie la lavoratrice non è tenuta al preavviso.