martedì 24 ottobre 2017

Licenziamento: cosa si intende per “giusta causa”?

Una delle domande che i datori di lavoro di colf e badanti mi pongono spesso è "cosa significa giusta causa di licenziamento?".

La giusta causa di licenziamento nel lavoro domestico è determinata da mancanze così gravi da non consentire nemmeno la prosecuzione provvisoria del rapporto di lavoro. Si fa riferimento a condotte che hanno compromesso irrimediabilmente l’elemento fiduciario, questo elemento ha una rilevanza preminente nel rapporto di lavoro domestico e ne caratterizza l’intero assetto normativo.

Esempi di mancanze gravi possono essere:
- furto,
- abbandono di persona non autosufficiente,
- assenza prolungata non comunicata,
- insubordinazione grave.

In presenza di eventi così gravi la famiglia datore di lavoro può scrivere una lettera di richiamo, se non desidera licenziare il lavoratore, o inserire la causa nella lettera di licenziamento.
Vi ricordo che in caso di licenziamento per giusta causa, non è necessario comunicare il preavviso o dare l‘indennità sostitutiva. Di contro, in caso di dimissioni da parte del lavoratore domestico per giusta causa, dovrà essere corrisposta l’indennità di mancato preavviso.