martedì 12 dicembre 2017

Terremoto INPS, verifiche sui contributi di colf e badanti

Avvisi di accertamento INPS in arrivo per tutti i datori di lavoro domestico che non hanno versato i contributi a colf, badanti e baby-sitter nel periodo 2012-2013.avvisi-contributi-inps
"I contributi INPS sono arrivati al pettine"! Tutti i nodi prima o poi vengono al pettine e adesso è il turno dei  datori di lavoro che non hanno pagato i contributi di colf e badanti.

Nelle lettere di avviso INPS in arrivo l'Ente segnala gli importi mancanti dell'anno 2012-2013 e chiede a tutti i contribuenti di regolarizzare la propria posizione.
Il CCNL sulla disciplina del lavoro domestico, infatti, prevede che tutte le famiglie che assumono una colf per la pulizia della casa o una badante per la cura di un proprio caro, sono tenute a versare i contributi INPS ai lavoratori ogni tre mesi (i trimestri contributivi in totale sono quattro).
I datori di lavoro domestico che hanno ricevuto la comunicazione potranno contestare la richiesta dell'INPS seguendo due modalità:
  • telefonare al Contact Center INPS 803164;
  • usare il servizio “lavoratori domestici” sul sito www.inps.it.
La comunicazione INPS contiene un modulo prestampato che i datori di lavoro domestico possono compilare per autocertificare la precedente comunicazione della cessazione del rapporto di lavoro e il pagamento dei bollettini MAV.

Se sei un datore di lavoro che ha ricevuto l'avviso Inps e hai chiuso il rapporto di lavoro con la colf da mesi, puoi inviare copia della ricevuta della comunicazione di cessazione sul sito dell'INPS o via fax al numero verde gratuito 800 803 164.

L'autocertificazione permetterà all'INPS di chiudere il rapporto di lavoro registrato a tuo nome e di archiviare l'avviso che ti è stato inviato. In questo caso non ti sarà attribuita nessuna sanzione amministrativa.
Il versamento dei contributi INPS è una scadenza fissa per tutte le famiglie che assumono un assistente familiare o un collaboratore domestico. L'importo cambia in base all'inquadramento del lavoratore domestico e al numero di ore di lavoro svolte mensilmente.

Essere in regola con le scadenze previste dal Contratto Collettivo è fondamentale per evitare sanzioni amministrative dall'INPS ma anche anche per evitare vertenze sindacali da parte del proprio lavoratore domestico.