venerdì 17 aprile 2015

Come assumere un lavoratore domestico extracomunitario?

Un datore di lavoro domestico intenzionato ad assumere un lavoratore extracomunitario (colf, badante, baby-sitter, giardiniere, governante, etc.), può trovarsi in due situazioni differenti.

Situazione 1: il lavoratore scelto risiede in Italia
Nel caso in cui il lavoratore extracomunitario che avete intenzione di assumere risieda già in Italia e sia in possesso di un permesso di soggiorno valido, potrete assumerlo anche se non è iscritto al Centro per l'impiego e non sarà necessario compilare il modello Q per stipulare il contratto di soggiorno poiché, le obbligazioni contenute in tale modello sono state recepite nelle Comunicazioni obbligatorie di assunzione, variazione e cessazione che i datori devono trasmettere all'Inps usando le procedure online dell'Istituto.

Situazione 2: il lavoratore scelto non risiede in Italia
Nel caso in cui il lavoratore extracomunitario che avete intenzione di assumere non risieda in Italia, sarà necessario presentare una richiesta di nulla-osta al lavoro allo Sportello Unico per l'Immigrazione istituito presso la prefettura della vostra provincia di residenza. Vi informiamo che l'ingresso in Italia di lavoratori extracomunitari è regolato dal "Decreto Flussi"(*) adottato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con cadenza annuale che fissa il numero massimo di ingressi di lavoratori stranieri in Italia. Solo una volta che il decreto è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale potrete presentare la richiesta di nulla osta al lavoro per la vostra colf o badante extracomunitaria.
Attenzione! Lo sportello Unico rilascia il nulla osta solo se la richiesta di assunzione rispetta le seguenti condizioni:

  • rientra nella quota stabilita annualmente dal decreto flussi;
  • nessun lavoratore italiano, comunitario o extracomunitario iscritto alle liste di collocamento o censito come disoccupato è disponibile ad accettare questo impiego;
  • assenza di motivi ostativi da parte della questura.

(*) Per il 2015, sono in tutto 17.850 le posizioni consentite dal ministero dell’Interno; il nuovo Decreto flussi è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 29 dicembre 2014 (G. U. n. 300 del 29/12/2014).


Per dubbi o maggiori informazioni scrivete a studio@studiolegaledl.it