venerdì 29 maggio 2015

Prospetto paga per colf e badanti

Il prospetto paga è un documento che deve essere preparato e consegnato tutti i mesi a colf e badanti, contestualmente alla corresponsione della retribuzione.
Il prospetto deve essere redatto in doppia copia, una per il lavoratore domestico, firmata dal datore, e una per il datore di lavoro, firmata dal lavoratore. Per prepararlo correttamente, vista la particolarità del lavoro domestico, può essere utile predisporre un foglio riepilogativo con tutte le presenze della colf. Il riepilogo non è obbligatorio ma è un ottimo strumento per far si che il rapporto di lavoro sia gestito in modo chiaro e trasparente facilitando la lettura della busta paga mensile.

I dati da inserire nel prospetto paga sono i seguenti:
- dati anagrafici di datore e lavoratore;
- riepilogo dati contratto di lavoro;
- voci della retribuzione che determinano la paga;
- competenze che determinano la paga lorda;
- trattenute che determinano la paga netta;
- quietanza di pagamento e conferma orario lavorato;
- definizione del superminimo (assorbibile o non);
- compensi per straordinari e festività;
- trattenute per oneri previdenziali.


Eccovi un buon consiglio!
Suggeriamo a tutti i datori di lavoro di conservare sempre il prospetto paga firmato dalla propria badante, colf o baby-sitter. 
Questo documento, infatti, oltre ad avere la funzione di quietanza di pagamento, potrà esservi utile per ricostruire il rapporto lavorativo con il collaboratore familiare, soprattutto in presenza di vertenze di lavoro.



Per dubbi o maggiori informazioni scrivete a studio@studiolegaledl.it

lunedì 25 maggio 2015

Colf e Badanti, ecco gli 80 euro promessi!

Che fine hanno fatto gli 80,00 euro promessi a colf e badanti?
I lavoratori domestici rientrano tra i lavoratori dipendenti che possono beneficiare, se in possesso dei requisiti necessari, dei famosi 80,00 euro tanto pubblicizzati dal governo durante la campagna elettorale. Questo bonus Irpef potrà essere percepito da colf e badanti in sede di dichiarazione dei redditi; il recupero avverrà con il modello 730 2015.

Perché il bonus arriva solo ora?
Il bonus di 80,00 euro non è stato erogato in busta paga come per gli altri lavoratori dipendenti perché i datori di lavoro domestico non sono sostituti d’imposta e, quindi, non operano nessuna ritenuta d’acconto, non rilasciano certificazione unica e non presentano il modello 770.

Cosa devono fare colf e badanti?
I lavoratori domestici che hanno lavorato durante il 2014 e non hanno ricevuto il bonus Irpef in busta paga, sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi (leggete qui l’approfondimento sul 730 precompilato). Colf e badanti hanno, infatti, l’obbligo di versare le imposte che non sono state trattenute dal datore di lavoro e di comunicare i redditi da lavoro dipendente percepiti nel 2014, corrisposti da uno o più datori di lavoro.

Attenzione: ricordiamo ai lettori del blog che il bonus Irpef di 80,00 euro è commisurato al periodo di lavoro.

Per dubbi o maggiori informazioni scrivete a studio@studiolegaledl.it

giovedì 21 maggio 2015

Lavoro domestico: truffa, aggressioni e infortuni

La cronaca non va mai in vacanza. Ogni settimana avvengono nuovi fatti nel settore del lavoro domestico. Gli assistenti familiari, presenza irrinunciabile per molte famiglie italiane, sono spesso al centro degli articoli di cronaca dei quotidiani. Come potete capire dal titolo del post, i principali fatti di cronaca di queste ultime settimane nel settore de lavoro domestico sono legati a truffe, aggressioni e infortuni avvenuti in casa che coinvolgono colf e badanti.
Segnaliamo ai lettori del blog gli ultimi avvenimenti:
  • Tre banditi armati di pistola hanno assaltato una villa nel pavese e, dopo aver immobilizzando la colf sola in casa, hanno portato via l'intera cassaforte. (Fonte Corriere.it)
  • Ad Altavilla una badante quarantenne di origine moldava è caduta da un'altezza di tre metri mentre stava pulendo il balcone della casa in cui è impiegata. La donna è ora ricoverata nel reparto di terapia intensiva presso l'ospedale di Vicenza. (Fonte Il Gazzettino)
  • In Finlandia una badante che aveva in custodia un anziano in carrozzina ha tentato di ucciderlo spingendo via l'anziano che è caduto per l'eccessiva velocità raggiunta dalla sedia a rotelle. La donna è stata fermata grazie alle immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza presenti in zona. (Fonte Libero)
  • A Novara una colf di 60 anni ha trascinato in tribunale il suo ex datore di lavoro con l'accusa di molestie sessuali. (Fonte La Stampa)

lunedì 18 maggio 2015

730 precompilato: errori e soluzioni

"Ce l'ho, ce l'ho, mi manca.."
Il 730 precompilato, lanciato dall'Agenzia delle Entrate il primo maggio, più che un servizio al cittadino assomiglia ad un gioco per bambini. Infatti, come nelle collezioni di figurine, il più classico degli intrattenimenti per bambini, qualcosa c'è e qualcosa manca. Dopo le imprecisioni dei dati su mutui, polizze assicurative e detrazioni da lavoro dipendente, sembra che anche i contributi versati per i lavoratori domestici non siano stati inseriti in modo corretto nelle precompilate. I contributi versati per colf e badanti nel periodo d’imposta 2014 dovrebbero essere già inseriti perché comunicati all’Agenzia delle Entrate dall’INPS, invece risultano mancanti o inesatti in molti casi. Pertanto ricordiamo ai lettori del blog i seguenti punti chiave:
  • i contributi versati per i lavoratori domestici (quota a carico del datore di lavoro) danno diritto ad una deduzione fiscale dell’importo massimo di 1549,37 €; 
  • i contributi da lavoro domestico devono essere documentati nel Quadro E (Oneri e spese - riga E23); 
  • dovranno essere conteggiati soltanto i contributi effettivamente versati nel 2014 (i contributi versati a gennaio 2015, relativi all’ultimo trimestre 2014, non devono essere inseriti).

Come risolvere gli errori del 730 precompilato?
Per modificare o integrare i dati mancanti nel 730 precompilato i contribuenti possono:
  • chiedere assistenza al Caf o ad un commercialista; 
  • effettuare le modifiche online nella sezione "modifica il 730" che presenta un menù a tendina con tutte le voci utili per il calcolo della dichiarazione. 
Nella dichiarazione tutti i dati possono essere corretti manualmente e salvati; in caso di modifiche relative alla sezione spese non è necessario inviare alcuna ricevuta ma, il contribuente, dovrà conservare i documenti che giustificano tali modifiche per eventuali future verifiche richieste dall'Agenzia.

Entro quando consegnare il modello 730?
Il 730 deve essere compilato e consegnato entro il 7 luglio 2015, pertanto, fino a questa data, i contribuenti potranno integrare o modificare il proprio modello.

Come inviare il 730 all'Agenzia delle Entrate?
I contribuenti potranno inviare il nuovo modello 730 all’Agenzia direttamente dal proprio pc oppure delegando il proprio sostituto d’imposta, un Caf o un professionista abilitato.

Istruzioni modello 730 precompilato 2015
Per una guida completa alla compilazione del modello 730 è possibile scaricare sul proprio pc o sul proprio tablet il pdf con tutte le istruzioni fornito dall'Agenzia.

Per dubbi o maggiori informazioni scrivete a studio@studiolegaledl.it

mercoledì 13 maggio 2015

Cosa scrivo nella liberatoria della Colf?

La quietanza liberatoria, o più semplicemente quietanza, è una dichiarazione del datore di lavoro e del lavoratore domestico (colf, badante, baby-sitter, governante, autista, etc.) in cui viene dichiarata la correttezza dei dati inseriti nella busta paga del mese appena concluso.


La quietanza liberatoria deve sempre essere rilasciata in forma scritta.  Eccovi uno schema pratico (fac simile) di cosa scrivere in una liberatoria:

Firma del datore di lavoro <................>
RICEVUTA MESE DI <................>
Dichiaro di aver preso visione di tutti gli importi qui indicati, riconoscendone esatti i conteggi.
Dichiaro esatta la somma consegnatami, per la quale rilascio ricevuta a saldo di ogni mia competenza per il lavoro ordinario ed eventuale straordinario prestato nel mese. 
Ritiro contestualmente copia della presente, firmata dal datore di lavoro.
Firma del dipendente <................>

domenica 10 maggio 2015

Livelli contrattuali per colf e badanti

I prestatori di lavoro domestico, in base all’esperienza e alle mansioni svolte, sono suddivisi in livelli differenti. Ad ogni livello corrispondono due parametri retributivi, il superiore dei quali è chiamato “super.”
I livelli previsti per la categoria del lavoro domestico sono: A, A super, B, B super, C, C super, D e D super.
Oggi vi parleremo dei lavoratori domestici inquadrati nel livello A.
Al livello A appartengono tutti i collaboratori familiari generici, non addetti all’assistenza di persone, sprovvisti di esperienza professionale o con esperienza professionale non superiore a 12 mesi e i lavoratori che, in possesso della necessaria esperienza, svolgono mansioni esecutive sotto il diretto controllo del datore di lavoro. In questo livello rientrano i seguenti profili:
- addetto alle pulizie;
- addetto alla lavanderia;
- aiuto di cucina (mansioni di supporto al cuoco);
- stalliere (mansioni di pulizia della stalla e cura generica dei cavalli);
- assistente animali domestici;
- addetto a pulizia e innaffiatura delle aree verdi;
- operaio comune (mansioni manuali, di fatica, grandi pulizie o interventi di piccola manutenzione).

Nel livello A super troviamo altri due profili:
- addetto alla compagnia per persone autosufficienti;
- baby sitter (mansioni saltuarie di vigilanza dei bambini in occasione di assenze dei familiari, con esclusione di qualsiasi prestazione di cura).

E la retribuzione?
Secondo le nuove tabelle retributive 2015, la paga oraria minima dei lavoratori domestici di livello A è pari a 4,51 € e la paga minima mensile è pari a 620,25 €. 
Invece, per i lavoratori di livello AS la paga oraria minima è pari a 5,33 € e la paga minima mensile è 733,03 €.

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mercoledì 6 maggio 2015

Lavoro domestico: violenza, furti e resistenza a pubblico ufficiale.

Il titolo del post di oggi riassume, in modo sintetico e schietto, fatti di cronaca verificatisi nell'ultima settimana, legati al mondo del lavoro domestico. Si tratta di episodi che mostrano un aspetto del lavoro domestico tutt'altro che roseo. Ad oggi sono molte le famiglie che, sia in Italia che all'estero, ricorrono all'aiuto di collaboratori familiari. Colf, badanti e baby-sitter sono una presenza sempre più indispensabile per la cura della casa o di un familiare. I lavoratori domestici vengono accolti nel luogo privato per eccellenza ma i risultati di queste convivenze non sempre hanno esito positivo, come dimostrano vari casi di cronaca di seguito riportati.
  • A Terni  una badante ucraina di 53 anni  è stata denunciata per violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale, in quanto non intendeva lasciare l’abitazione dell'anziana per cui lavorava, nonostante la cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento. (Fonte ANSA)
  • A Vigevano una 60enne disabile è stata derubata dalla figlia 18enne e dalla badante che l'assisteva da tre anni. La badante ha confessato il furto di gioielli effettuato con la complicità della la figlia della donna disabile. (Fonte Milano Today)
  • A Macomer una badante di 45 anni è stata accusata di aver sottratto oro per 7.000 euro nell'abitazione in cui lavorava. Secondo la denuncia,  la donna sottraeva i gioielli giorno per giorno, rivendendoli poi in diversi Compro oro del Nuorese e dell’Oristanese. (Fonte AGI)
  • Ad Ostuni  è stata arrestata una 43enne di origine rumena, ritenuta responsabile di numerosi furti di rilevante entità ai danni di un’anziana di 82 anni, presso la quale lavorava come badante. (Fonte BrindisiSera)
  • A Cedar Hill, in Texas, un giovane badante di 27 anni è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale, essendo stato sorpreso ad abusare della donna di 76 anni con disturbi psichici, che avrebbe dovuto assistere. (Fonte Mirror)

domenica 3 maggio 2015

Assegno familiare anche per colf e badanti

L’assegno per il nucleo familiare (ANF) spetta anche ai lavoratori domestici (colf, badanti, baby-sitter, governanti, etc.). Questi assegni vengono pagati direttamente dall’Inps e per riceverli è necessario effettuare la domanda telematica.
Possono presentare la richiesta per l’assegno familiare sia i lavoratori a tempo pieno sia i lavoratori a tempo parziale.
I lavoratori extracomunitari hanno diritto all’ANF solo per i familiari residenti in Italia o in Paesi convenzionati, previa autorizzazione.

Requisiti
  • L’assegno spetta ai lavoratori che hanno un reddito del nucleo inferiore alle fasce reddituali stabilite ogni anno dalla Legge e costituito almeno per il 70% da redditi da lavoro dipendente o assimilati
  • Formano il reddito familiare i redditi complessivi assoggettabili all’Irpef, i redditi di qualsiasi natura e quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte se complessivamente superiori ad Euro 1.032,91.


L’erogazione della prestazione
L’erogazione dell’ANF decorre dalla data di inizio del rapporto di lavoro e prosegue fino alla data di cessazione dello stesso. L’assegno spetta dal primo giorno del mese di insorgenza del diritto fino alla fine del mese di cessazione del diritto.

Quanti assegni?
A colf e badanti spettano tanti assegni giornalieri quanti ne risultano dal quoziente che si ottiene dividendo per quattro il numero delle ore di lavoro risultanti dalla contribuzione complessivamente versata nel trimestre, da uno o più datori di lavoro, e per un massimo di 6 assegni giornalieri per ogni settimana. L’eventuale residuo darà diritto ad un assegno giornaliero solo nel caso che non risulti inferiore alle 2 ore. Gli assegni sono pagati direttamente dall’Inps dietro presentazione della domanda di liquidazione con procedura telematica.

Per dubbi o maggiori informazioni scrivete a studio@studiolegaledl.it